#6secfilms powered by Vine

#6secfilms

Lanciato appena due mesi e mezzo fa, Vine è apparso a molti come un social network dalle grandi potenzialità. Lo short video, proposto da chi ha trasformato lo short message (il twit) in un’icona e un modo standard di comunicare, era pronto per diventare la nuova killer app del web. La stampa specializzata, anche italiana, ne è stata subito colpita. E così, già a febbraio 2013, Audiweb ha rilevato 82mila utenti italiani nel mese. Non male per un neonato.

Mentre in rete proliferano i consigli su come creare il Vine video perfetto, molti hanno iniziato a chiedersi quali possono essere gli utilizzi sensati di Vine da parte dei brand.

Come sempre, il principale limite è la fantasia: il 6-seconds-video è un nuovo formato che può servire per dare nuovi potenti messaggi di brand (esempio già visto: il rombo del motore, con schermata nera, seguito dal logo della casa automobilistica), in modo creativo e originale. Oppure può essere la nuova piattaforma per lanciare i “soliti” (ormai) contest per gli utenti. Tra chi ci ha già provato, si distingue il Tribeca Film Festival: la sua #6SecFilms Competition è riuscita a sollecitare un target già appassionato di video-making creativo e di qualità. E non sono mancati i contributi interessanti da parte degli utenti: potete trovarne qualcuno con una Search su Twitter (la rete ancora non offre molto per ricercare e visualizzare video Vine sui browser del pc). Oppure potete godervi questo: https://vine.co/v/bIgtLitZLhX O vedere cosa l’autrice è capace di fare, con Vine: https://twitter.com/MeaganCignoli/media/grid

Un altro utilizzo “smart” è quello di Doritos, un brand (non a caso) non nuovo agli exploit sui social media. In questo caso Vine è andato a completare e integrare una campagna multi-media in corso da tempo, quella con la Mariachi band. Il ruolo dei video? Invitare gli utenti a indovinare la canzone, in 6 secondi di note.