I Mondiali di calcio sono uno dei più grandi eventi sportivi, se non il più grande e il più coinvolgente. In modo ancora maggiore rispetto alle Olimpiadi, riescono a catalizzare l’attenzione di un’audience internazionale vasta, per non parlare dell’immenso mercato che sta intorno (merchandising, diritti televisivi, pubblicità). Basti pensare che la finale del 2006 è stata seguita in diretta da ben 700 milioni di persone, e quest’anno si prevede una partecipazione superiore!

Tutta questa attenzione mediatica avrà di sicuro un grande impatto nelle conversazioni online, social network in primis, perché gli utenti possono commentare l’evento e esprimere tutto il proprio coinvolgimento in termini di opinioni ed emozioni condividendole in tempo reale con amici ed estranei.

In occasione del recente Superbowl, è stato calcolato che metà dei twit di quel giorno e del successivo fossero riferiti all’evento.

A parte la sfida a colpi di spot e di video virali tra i soliti giganti del merchandising sportivo, la bella novità di questi giorni è che Twitter ha creato  un’apposita sezione all’interno del proprio dominio, tutta dedicata a seguire in diretta i Mondiali.

I tifosi da ogni parte del mondo potranno seguire quanto si sta dicendo su partite in diretta e squadre in base alle hashtag (#) utilizzate dagli utenti nei propri twit, che verranno raccolti e mostrati in tempo reale nelle pagine. Grazie alle hashtag, il mare di commenti potrà essere filtrato e organizzato nelle diverse categorie (tutti i twit sul Brasile, tutti i twit sull’Argentina, ecc.).

Twitter non ha perso l’occasione per affermare con forza la propria caratteristica fondante: lo strumento per eccellenza per sentire il polso del web in tempo reale, specie durante i grandi eventi. È questa la grande notizia, insieme ad altre, pure interessanti anche se più di contorno.

Ad esempio, scopriamo che sono presenti tantissimi calciatori nazionali in Twitter: Chiellini, Rossi, Kakà, Arteta, Luis Fabiano e molti altri. Visibili anche loro grazie alle directory di Twitter; o grazie a qualche blog ben informato.

La federazione olandese di calcio ha vietato Twitter e chat ai propri giocatori dopo che alcuni di essi si erano esposti con commenti non esattamente appropriati in rete (fenomeno già visto in altri sport, pensiamo alla sciatrice Julia Mancuso o ai ciclisti). Dopo il silenzio stampa avremo il silenzio Twitter?